«Se uno di voi si ricorderà di me quando non ci sarò più, sono già felice. Mi basta anche un solo ragazzo, perché a sua volta seminerà altra memoria. Io le chiamo ‘le candele della memoria’. Perché più i giovani avranno ascoltato una testimonianza dalla viva voce di chi l’ha vissuta, più potranno contrastare la tesi di chi racconta che la Shoah non è esistita. Noi testimoni dobbiamo seminare fino all’ultimo i ricordi, sperando che le generazioni continuino a trasmettere a loro volta ciò che hanno ascoltato da noi».
da Liliana Segre, Fino a quando la mia stella brillerà